IL PIANO DI AZIONE LOCALE 2014/2020 DEL GAL TERRE VIBONESI

Il Piano di Azione Locale mira con decisione a indicare il nesso fondamentale tra agricoltura sostenibile, sicurezza alimentare, equilibrio territoriale, conservazione del paesaggio e dell’ambiente, nonché garanzia di reddito per la famiglia agricola. Il Piano attribuisce a tale concetto un significato ben più estensivo: la filiera diviene la dimensione in cui gli attori economici, associativi, sociali, culturali e istituzionali condividono e costruiscono responsabilmente e in maniera solidale lo sviluppo della propria comunità locale.

Così intesa, essa comporta due seri impegni

  • basare ogni soluzione ottimale sulle risorse proprie della comunità rurale, confidando nella capacità innovativa di combinare tali risorse tra di loro generando un valore multifunzionale fino ad oggi inespresso;
  • acquisire la piena consapevolezza che le soluzioni complesse richiedono necessariamente la condivisione e collaborazione di soggetti diversi e complementari, appartenenti a più settori, facenti capo alla dimensione privata da una parte e a quella pubblica dall’altra.

Il Piano di Azione Locale ha nella Misura 6 il proprio architrave. La combinazione delle diverse azioni volte a rafforzare la vocazione multifunzionale dell’azienda agricola sui versanti turistico, didattico, commerciale, socio-educativo ed energetico mira non solo a strutturare in maniera nuova le attività della famiglia agricola, ma anche a preparare la fattoria di domani a fungere da snodo per azioni strategiche del piano.

Con la Misura 6.2.1.1 saranno finanziate 12 nuove start-up nelle aree rurali, con un premio fissato fino ad un massimo di 25.000,00 €, impegnate nei servizi TIC, servizi alla persona, artigianato e manifattura innovativi, servizi e/o prodotti per la valorizzazione e gestione dei beni culturali e ambientali, green economy, ecc.

Attraverso la Misura 4, il GAL Terre Vibonesi vuole creare le basi per l’attivazione di un duplice percorso di commercializzazione dei prodotti del mondo agricolo: commercializzazione nell’ottica della filiera corta che risponda all’esigenza dei produttori locali di abbattere i costi di intermediazione spesso insostenibili rispetto alla loro capacità singola di offerta, sia in termini quantitativi che qualitativi; commercializzazione dei prodotti locali nell’ottica di un più vasto mercato locale, nazionale e internazionale.

Nello specifico il PAL sosterrà gli investimenti: nella filiera della tradizione (il miele delle terre vibonesi); nella filiera dell’identità (il fagiolo autoctono, il pecorino del poro e la cipolla rossa di Tropea, la ndujia di Spilinga); nella filiera del benessere animale (la zootecnia delle terre vibonesi); nella filiera della valorizzazione (il peperoncino per la ndujia di Spilinga); nella filiera dell’innovazione (le nuove micro filiere: vino, recupero vecchie varietà di grano e biologico, etc.); nella filiera della qualità (il settore olivicolo autoctono); per la realizzazione di spacci e/o punti di vendita delle produzioni aziendali; nell’innovazione, trasformazione e commercializzazione e sviluppo delle microfiliere corte e mercati di prossimità.

Tutta la Misura 7, con eccezione per gli interventi ad hoc per le aree interne, specificati nel sottoprogramma di riferimento, pone l’attenzione su innovativi sistemi di informazione e comunicazione, migliorando qualitativamente e quantitativamente l’offerta turistica del territorio.

Si prefigge, inoltre, di riqualificare i villaggi quale parte integrante del patrimonio rurale, con particolare riferimento ai valori architettonici storico-culturali del mondo rurale che rivestono finalità collettive e di servizio, concorrendo a migliorare l’attrattività dei territori rurali sia per le imprese che per la popolazione. La misura prevede interventi finalizzati ad ampliare la conoscenza dell’offerta turistica naturalistica delle aree rurali, il sostegno ad investimenti pubblici finalizzati alla riqualificazione e messa in sicurezza di percorsi ed itinerari turistici esistenti, la realizzazione di studi per la conservazione e la valorizzazione della biodiversità, del patrimonio culturale, architettonico e naturale dei villaggi, dei paesaggi rurali e dei siti di pregio naturale, ma anche il sostegno ad investimenti pubblici per la conservazione e la valorizzazione della biodiversità, del patrimonio culturale, architettonico e naturale dei villaggi, dei paesaggi rurali e dei siti di pregio naturale, finalizzati alla loro utilizzazione e gestione.

La Misura 8 prevedrà il sostegno alla filiera del legno per la realizzazione di investimenti realizzati su superfici forestali, finalizzati al perseguimento di impegni di tutela ambientale, di miglioramento dell’efficienza ecologica degli ecosistemi forestali, di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici e volti all’offerta di servizi eco sistemici.

Con la Misura 3, saranno invece finanziati progetti di promozione per le Associazioni di Produttori nel mercato interno, con particolare attenzione alle filiere corte ed agli strumenti di promozione che dovranno garantire indicatori di risultato chiaramente identificabili per le OP che intendono richiedere domanda di sostegno.

Nel contesto rurale d’intervento si avverte l’esigenza di promuovere la diversificazione economica complessiva e delle attività esercitate nelle imprese agricole. Per il raggiungimento di tali obiettivi risulta necessario il rafforzamento delle competenze degli attori economici coinvolti, attraverso specifiche e mirate iniziative di informazione e di formazione. Risulta necessario sviluppare le competenze in materia di attività non agricole, come quelle artigianali, turistiche, dei servizi alle popolazioni e di valorizzazione del territorio al fine di concorrere al miglioramento delle condizioni di vita delle collettività che vivono e lavorano nell’area.

L’obiettivo specifico della Misura 1 è quello di migliorare il livello di conoscenze e le competenze professionali e le capacità imprenditoriali degli operatori locali, al fine di aumentare l’efficacia delle iniziative che dovranno essere attuate attraverso il GAL. Particolare attenzione sarà riservata al rafforzamento delle competenze necessarie alla diversificazione dell’economia locale al fine di rispondere alla domanda di turismo, di attività ricreative, di servizi ambientali, dell’offerta di servizi essenziali alla popolazione rurale e di pratiche rurali tradizionali e di prodotti di qualità.

Inoltre, obiettivo della misura è di favorire la formazione soprattutto dei giovani e delle donne (compresi altri soggetti in situazione di esclusione). Le azioni d’informazione saranno finalizzate a favorire la sensibilizzazione del territorio verso le opportunità offerte dal GAL, le conoscenze in materia di diversificazione verso attività non agricole, il sostegno alla creazione ed allo sviluppo di imprese, l’incentivazione delle attività turistiche, servizi essenziali per l’economia rurale, e la tutela, la riqualificazione e la gestione del patrimonio naturale, in modo da contribuire allo sviluppo economico sostenibile del territorio vibonese.